Di Alessio Grassi
Se Morbius fosse un film, rivaluterei After.
Inizio così, a parlare di questa pellicola di Daniel Espinosa del 2022 con protagonista Jared Leto, dicendo che Morbius non si può definire cinema.
Ovviamente la mia è un’iperbole, ma rende chiaro il concetto che, nonostante un budget milionario, sia tutto ciò che un film non dovrebbe essere.
Ovviamente, in caso si vada al cinema senza porsi alcuna domanda su nessun avvenimento e facendosi andare bene anche le cose più improbabili, si potrebbe addirittura apprezzare la pellicola.
Ma in ogni altro caso la pellicola rimane un'accozzaglia di scene che si susseguono solo perché la trama, semplice e concisa, dice così.
Il film inizia mostrandoci il protagonista, il Dr. Michael Morbius, farci un brevissimo monologo sulla pericolosità dei pipistrelli vampiro nel bel mezzo di una foresta sperduta. Arrivato in questo posto grazie un elicottero guidato da persone palesemente spaventate nell’essere in un luogo del genere.
Il dottore, dopo aver zoppicato fino ad un macchinario di cui non verrà spiegata l’utilità per tutto il film, si taglia la mano con un coltello, attirando l’attenzione di migliaia di pipistrelli vampiro che si scagliano contro l’elicottero ignorando la mano del professore infilata nel macchinario.
La scena finisce senza lasciarci intuire se la macchina servisse a catturare dei pipistrelli, ad ucciderli o ad attivare un rito voodoo.
Passiamo quindi ad un flashback, presentato da una transizione ad occhio di bue degna di una presentazione powerpoint, in cui ci viene presentato il Morbius bambino, che rinomina il bambino appena arrivato nell’istituto dove vengono curati per via della loro rara malattia del sangue : Mylo.
Totalmente a caso, senza darci alcuna spiegazione se non il letto assegnato all’ormai rinominato Mylo.
Con un montaggio confuso che non lascia comprendere quando i due ragazzini stiano parlando o meno, si arriva ad una scena di tensione, dove il macchinario che sta filtrando il sangue di Mylo si rompe, e il non ancora Dr. Michael lo aggiusta con la molla di una penna.
Da lì, il medico che possiede la clinica manderà Michael a studiare in una scuola per bambini prodigio.
Tutta la sequenza di scene sembra svolgersi nel giro di un pomeriggio ma scopriamo più avanti nel film, rappresentare una lunga infanzia unita dei due ragazzi.
Il ragazzo si laureerà a 19 anni e verrà convocato per ricevere un Nobel in quanto inventore del sangue sintetico, che ha salvato milioni di vite.
Lui ci fa intendere di non apprezzare il premio, in quanto reputa il sangue sintetico un esperimento fallito.
Arrivati al momento in cui sta per parlare davanti alla commissione, avviene un taglio scena, ricordandoci il più grande problema di questo film: il montaggio.
Qui, tra varie scene trascurabili il dottore ci spiegherà il suo piano per mutare il suo DNA con quello dei pipistrelli vampiri, in modo da curarsi.
Sembra quindi trovare la soluzione, per cui avverte il suo vecchio amico di infanzia Mylo, che è inspiegabilmente diventato ricco, e che quindi finanzia tutte le ricerche del Dottore.
Piccola chiaccherata dei due vecchi amici mentre zoppicano per la metropoli e subito si parte all’avventura su una nave piena di mercenari in acque internazionali dove Morbius, dopo aver sperimentato su un unico soggetto la sua miracolosa cura, decide di farsi legare vivo.
E così, il Dr. Morbius smette di avere un corpo da malato e ottiene il corpo di Jared Leto, che all’età di 50 anni sembra un trentenne palestrato.
Il resto del film potrete recuperarlo su siti Streaming o in alcuni cinema particolari, perché non mi dilungherò ancora.
L’unica cosa salvabile dell’intera pellicola è probabilmente l’interpretazione di Jared Leto, che ha cercato di fare tutto quello che potesse fare con un personaggio scritto male, in quanto monodimensionale e totalmente apatico. Attenzione, perché non si parla di apatia controllata ai fini di una caratterizzazione, anzi, l’esatto contrario.
Per il resto, il film è un totale disastro, una sceneggiatura che non porta da nessuna parte, con (evidentemente) troppe scene tagliate, troppi dialoghi cambiati, un montaggio ridicolo.
Persino la CGI, che di norma in questi film si attesta sempre su livelli decenti, è ridicola.
Morbius sembra, mentre si sposta, lasciare una sorta di scia dietro di sé, che nelle prime scene è di un nero vampiro.
Scelta che, per quanto ovviamente anti-scientifica, rimane comunque nei limiti della sospensione dell’incredulità, facendoci pensare ad una sorta di membrana pipistrellesca.
Ma poi ci ritroviamo a vedere che, indossato un abito arancione, tale striscia diventa arancione, lasciandoci comprendere come il potente vampiro Morbius, lasci dietro di sé una striscia di particellari compresa nel pacchetto di prova di After Effect.
Oppure quando (sto per fare spoiler quindi evitare la zona in corsivo in caso non si vogliano ricevere spoiler) Morbius lancia un'onda energetica uscita da Dragon Ball composta da pipistrelli.
La fotografia è normale, i movimenti di camera confusi e sconclusionati, soprattutto nelle scene di azione.
Le musiche non sono propriamente brutte, ma semplicemente dimenticabili.
L’intero film non lascia nemmeno la rabbia in corpo, in quanto non è una pellicola come Venom 2 che, seppur orribile, lascia delle emozioni di odio verso il film non indifferenti, bensì una pellicola insulsa, che si dimentica facilmente di aver visto.
Ma il problema più grande di questo film forse, sono i personaggi.
Infatti un film cerca solitamente di farti interessare alla vita e incolumità dei personaggi, mentre in questo caso, ti ritrovi semplicemente a essere indifferente davanti alla possibile morte di chiunque. Non si sente tensione nel combattimento finale, poiché di entrambi i personaggi non ti importa nulla.
Ma arriviamo all’altro altrettanto grande problema di questo film: le scene post credit.
Questi sono assolutamente spoiler, quindi consiglio a chi si vuole godere il film di evitare la zona in corsivo in caso non si vogliano ricevere spoiler: il film possiede ben due scene post credit, in cui vediamo L’Avvoltoio dell’universo Marvel apparire in una cella di questo “universo Sony”.
Il malcapitato, come prima cosa dopo essere appena stato catapultato non si sa dove, dice testuali parole :”spero che qui il cibo sia migliore”.
Un uomo, che, per quanto ne sa, potrebbe anche essere appena morto e reincarnato in Paradiso, pensa come prima cosa al cibo. Dopodichè, viene liberato e, nella seconda scena post credit, lo vediamo arrivare con la sua tuta da avvoltoio, costruita precedentemente con la tecnologia di una razza aliena mai arrivata sulla terra nell’ “universo Sony” (immenso buco di trama), davanti a Morbius.
L’avvoltoio propone totalmente a caso a Morbius di allearsi contro Spider-Man, quando per tutto il film, Morbius è sempre stato un personaggio “buono” che più buono non si può.
Insomma, se volete un consiglio, in caso non sappiate cosa andare a vedere, scegliete un altro film ma, ovviamente, in caso contrario, vi invito a farvi una vostra idea e a vedere il film di persona.
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