di Benedetta Bertarini
Durante il periodo di lockdown, varie attività commerciali minori sono state costrette a bloccare le proprie vendite e chiudere completamente al pubblico. Tutte HANNO DOVUTO FARE I CONTI CON UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE che ha distrutto l’equilibrio della popolazione mondiale.
A differenza loro, un’importante categoria del commercio ha visto la sua fortuna e ingenti guadagni per tutto il periodo di chiusura. Il distanziamento sociale ha portato ad un radicale cambiamento delle abitudini dei consumatori. Stiamo parlando del commercio online. Una forte spinta alla vendita di questo genere ha caratterizzato tutto il periodo della quarantena, e le vendite sono aumentate circa del 31,2 %.
Negozi online di tutti i generi (in particolare quello dell’abbigliamento) hanno dovuto gestire richieste di ben 10 volte superiori a quelle verificate in tempi normali.
Ma quali sono le aziende che più hanno tratto vantaggio da questa situazione di estrema pericolosità?
Per quanto riguarda i prodotti più venduti nel nostro paese, l’incremento di vendite è stato notevole in numerosi campi. Nel settore dell’abbigliamento più elevata è la richiesta delle donne rispetto a quella degli uomini. Si stima ad un valore delle vendite pari a 6 milioni di euro. Anche i libri vengono acquistati attraverso siti online e preferibilmente in formato digitale a discapito di un calo della vendita cartacea.
In cima alla classifica ci sono sicuramente i siti di supermercati online che tuttora forniscono spedizioni a domicilio. Hanno visto impennare le vendite soprattutto durante il primo periodo di quarantena.
A Causa di questa estrema necessità le persone hanno scoperto per la prima volta i vantaggi del commercio online e hanno cambiato il loro modo di pensare. Il food delivery (evitato durante il periodo di chiusura) ha avuto grande successo nel periodo di post-quarantena. Il consumo di pasti in luoghi chiusi, altamente rischioso, è stato in molti casi sostituito da consegne a domicilio.
L’e-commerce si è quindi sviluppato anche tra quelle categorie di vendita non considerate o addirittura sconosciute dai consumatori. Questo settore in passato infatti stentava a decollare.
Il grande impatto del commercio online ha portato ad un cambiamento radicale dei metodi di acquisto degli italiani che non potranno ritornare come prima. In poco tempo l’impatto della pandemia di covid19 ha irrimediabilmente cambiato il sistema di commercio, portando l’Italia a CONCORRERE con stati altamente digitalizzati in cui l’e-commerce si è diffuso già da anni.
Ma come in Italia, anche in altri stati il commercio online si è diffuso cosi ampiamente?
La Cina e gli Stati Uniti sono al primo posto nella classifica degli stati in cui è maggiormente diffuso l’ e-commerce, con un grandissimo distacco dagli altri paesi del mondo. L’ Italia è, sebbene questo ultimo periodo di incremento delle vendite online, ancora lontana dai numeri degli altri stati.
D’ altra parte l’ America vanta le più grandi aziende di commercio elettronico, come Amazon e Ebay. In particolare Amazon secondo le ultime stime riguardanti i risultati del secondo trimestre del 2020 ha visto una crescita del suo fatturato del 40%.
Parlando di e-commerce non è da dimenticare il boom di abbonati alle più grandi piattaforme di streaming, tra cui Netflix. La celebre società americana ha contato più di 15,8 milioni di nuovi abbonati nel primo trimestre, incrementando spropositatamente i suoi profitti annuali. Si classifica al primo posto tra le più importanti aziende di streaming di film.
La pandemia di Covid19, sebbene i disastrosi avvenimenti che ha portato con sé in ogni parte del mondo, ha incentivato la popolazione mondiale ad approcciarsi con una nuova era di digitalizzazione, e ha portato ad un cambiamento del commercio mondiale e non solo.
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